Consiglio generale FNP CISL Firenze-Prato del 17/04/2023

Eventi

18/04/2023



Accordo Cisl-Università per percorsi di invecchiamento attivo. Coinvolti 27mila pensionati dell'area Firenze-Prato

FIRENZE, 17 APR - Una ricerca che coinvolgerà in varie forme 27 mila pensionati dell'area Firenze-Prato, per analizzarne i bisogni e individuare modalità di promozione dell'invecchiamento attivo. E' l'obiettivo della collaborazione, avviata dalla Fnp-Cisl Firenze-Prato con l'Università di Firenze (Dipartimento di formazione, lingue, intercultura, letteratura e psicologia), codificato in un apposito protocollo presentato stamani nel capoluogo toscano. "Abbiamo deciso - spiega il segretario generale Fnp-Cisl Firenze-Prato, Viviano Bigazzi - di avviare questa collaborazione con l'Università di Firenze, in maniera integrata e a più livelli, per conoscere i bisogni dei nostri iscritti e promuovere un invecchiamento attivo e la qualità di vita delle persone anziane. Oggi si vive più a lungo che in passato, ma è importante la qualità di questi anni di vita che abbiamo guadagnato. Questo è l'impegno e l'obiettivo della Fnp". In una prima fase saranno realizzati dei focus group per raccogliere i principali bisogni e timori legati all'invecchiamento. Sulla base di quanto emerso, verrà creato un questionario on line ad hoc, che sarà proposto, da maggio a luglio, a tutti gli iscritti ultra sessantenni alla Cisl Firenze-Prato. A settembre saranno costituiti dei gruppi di incontro per una breve formazione sulla psicologia dell'invecchiamento e della longevità. Al termine del percorso verranno poi strutturati e programmati interventi per rispondere ai principali bisogni emersi, rivolti a tutti gli iscritti, con la possibilità di incontri di informazione sull'invecchiamento, interventi socio-emotivi per promuovere il benessere psicologico, interventi di screening e training cognitivi, l'eventuale istituzione di uno sportello di ascolto e sostegno psicologico durante questa delicata fase della vita. Per la professoressa Ersilia Menesini, del Dipartimento Forlilpsi dell'Ateneo fiorentino, responsabile della ricerca: "Ora anche l'invecchiamento è diventato una fase della vita importante: l'adolescenza dura vent'anni, l'invecchiamento altrettanto, perché da 60-65 anni a 80-85 anni, le persone hanno una fase di invecchiamento in cui ancora possono essere una risorsa e coinvolte in una serie di attività importanti per la comunità. Da lì è nata questa proposta di avviare percorsi di invecchiamento attivo, collaborando con associazioni di volontariato o come in questo caso sindacali, che raccolgono e fanno rete con gli anziani". (ANSA).